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L’Opera della Primaziale Pisana è l’istituzione nata per sovrintendere ai lavori della costruzione dei monumenti della Piazza del Duomo, che occuparono e caratterizzarono tutta l’età comunale a Pisa. Come attestano le due famose epigrafi sulla facciata della Cattedrale, nel 1064 furono posate le prime pietre e vennero effettuate le spedizioni vittoriose contro le coste sicule e il porto di Palermo; e al tempo del vescovo Guido (morto nel 1076) fu innalzato il nuovo tempio.

Fra il 1077 e il 1120, durante i lavori di edificazione della Cattedrale, l’Opera della Primaziale Pisana non aveva ancora una sua identità istituzionale. Il termine cominciò a essere usato nell’ultimo decennio del secolo XI, al tempo di Daiberto, arcivescovo di Pisa dal 1092, e stava a indicare proprio i lavori di costruzione del monumento. L’assunzione da parte del Comune dell’autorità di dirigere una parte almeno di questi lavori avvenne molto più tardi, cioè nei primi anni del XIII secolo: nel 1201/1202 per la prima volta l’Operaio (l’amministratore dell’Opera) fu nominato dal podestà anziché dall’arcivescovo; e nel 1207 una sentenza arbitrale sancì la legittimità di tale procedura.

Attualmente l’Opera della Primaziale Pisana è soggetta in quanto fabbriceria alla Legge Concordataria del 1929, in base alla quale è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri, nominati ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Interno, i quali provvedono a eleggere nel proprio seno il Presidente.

Dal 1987 il complesso monumentale della Piazza del Duomo di Pisa è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dal 1999 l’Opera della Primaziale Pisana si configura giuridicamente come Organizzazione non a fini di lucro (ONLUS), regolata da un proprio Statuto che definisce tra i suoi fini istituzionali la “tutela, promozione e valorizzazione del suo patrimonio artistico”.