Il transetto settentrionale della Cattedrale, costituisce il luogo di accesso ai fedeli per la preghiera, per la partecipazione al culto e per la pratica della confessione ed è caratterizzato dalla Cappella del Santissimo Sacramento (1545-1563), un tempo chiamata dell’Annunziata per il mosaico trecentesco del catino absidale, attribuito a Francesco Traini.
La ricca decorazione scultorea delle edicole e della cappella, risale alla fine del XVI secolo e agli inizi del XVII per mano di Giovan Battista Lorenzi, Chiarissimo Fancelli, Stagio e Giuseppe Stagi, Francesco Cioli e Francesco Mosca detto il Moschino. A Sebastiano Tamburini si devono, nella seconda metà del Seicento, il gradino d’altare e il superbo ciborio. Alle pareti, tele della fine del XVI secolo e degli inizi del XVII, con altari e monumenti tra Cinquecento e Settecento.

L’intervento di restauro che interessa il transetto del Santissimo Sacramento si pone in continuità con il restauro dell’intero organismo architettonico e si inserisce in un più ampio progetto di revisione degli arredi lapidei, pittorici e lignei dell’edificio monumentale, in parallelo con i lavori di restauro materico che, per lotti successivi, riguarda l’esterno dell’edificio fin dal 2012.
Ciò che si propone oggi è una revisione puntuale dello stato di conservazione di tutti gli arredi e dei paramenti, classificati per categoria tipologica, e un intervento conservativo da affidare alle Maestranze dell’Opera della primaziale Pisana, specializzate nelle diverse discipline.
La possibilità di condurre una revisione complessiva delle superfici interne del transetto nord è supportata e rafforzata dalla contemporanea presenza del ponteggio già presente all’esterno.