A Venezia, nella sede della Biennale di Venezia, Cà Giustinian, il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per il progetto dello studio Guicciardini & Magni Architetti di Firenze, che ne ha curato il nuovo allestimento inaugurato nell’ottobre del 2019 dal Presidente della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini.

Il progetto si è classificato primo nella categoria “Opere di allestimento o di Interni” nell’ambito della Festa dell’Architetto, iniziativa che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori organizza, tradizionalmente, per valorizzare la cultura del progetto, la funzione civile e sociale dell’architettura.

La giuria presieduta da Jette Cathrin Hopp (Studio Snøhetta) ha valutato circa 400 opere e ha premiato con la Menzione Speciale il gruppo di progettisti Guicciardini & Magni Architetti di Firenze con la seguente motivazione:

 “Il progetto riceve la ‘menzione’ per la grande efficacia nel riproporre testimonianze storiche significative in un allestimento museografico che, con originalità e innovazione, stimola e accompagna il visitatore in un percorso conoscitivo completo. Inoltre, emerge nella realizzazione anche la parte di intervento di restauro conservativo della sede museale che, con rigore ed equilibrio, valorizza non solo il patrimonio esposto, ma anche il contesto architettonico ospitante”.

A consegnare il riconoscimento all’Arch. Marco Magni e all’Arch. Giuseppe Lo Presti, in rappresentanza dello studio fiorentino, sono stati la Presidente della giuria Jette Cathrin Hopp, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Francesco Miceli e la responsabile del Dipartimento Promozione della Cultura architettonica, Alessandra Ferrari.

Il percorso espositivo del rinnovato museo si sviluppa su 3000 mq interni, e su una porzione del porticato esterno. Le 380 opere esposte sono suddivise in 26 sezioni. Nel museo sono esposti capolavori assoluti della scultura, opere di Nicola e Giovanni Pisano, Tino di Camaino, Andrea Pisano, oltre a oggetti e arredi sacri, tutti proventi dai monumenti della Piazza dei Miracoli e sapientemente valorizzati dal nuovo allestimento. Il Museo è dotato di auditorium, bookshop e di un ristorante caffetteria con vista panoramica sulla torre.