LE VOCI DI DANTE NELLA PIAZZA DEL DUOMO DI PISA
con Toni Servillo e elaborazione drammaturgica di Giuseppe Montesano

Pisa, Piazza del Duomo, 19 luglio ore 21:30

L’evento, organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana, rientra nei festeggiamenti per gli 850 anni dalla posa della prima pietra del Campanile del Duomo di Pisa, che per l’occasione sarà illuminato.

«Liberare la Commedia dalle celebrazioni e portarla qui con noi, nella nostra elettrica e inquietante contemporaneità: ecco il debito che abbiamo verso Dante – spiega Giuseppe Montesano –. I grandi classici hanno senso soltanto se sono rivissuti attraverso i nostri bisogni e le nostre emozioni, e diventano nostri soltanto se ci lasciamo incantare e afferrare da loro come da uno specchio magico. La Commedia è una storia infinita fatte di molte storie singole, è un grande romanzo traboccante di personaggi: e quei personaggi, che si chiamino Francesca o Ugolino o Ulisse o Dante, noi li portiamo dentro, perché ci portiamo dentro il loro amore, il loro odio, la loro sete di vita, il loro sentirsi smarriti nel buio, il loro voler uscire dal buio per capire che cosa sia l’amore vero. E allora perché non provare a viaggiare anche noi con il Maestro della lingua italiana alla ricerca della vita? Le voci di Dante è un viaggio interiore nel quale i personaggi dei versi sono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente, proprio da questo nostro ora e qui. La Commedia non è antica e non appartiene al passato, perché le passioni degli esseri umani non sono mai né antiche né passate. Dante, quello che vive nella Commedia, è nostro contemporaneo».

Toni Servillo (Afragola, 1959) ha portato in scena edizioni considerate di riferimento di testi di Molière, Marivaux, Goldoni, Eduardo De Filippo. Al Piccolo, ha diretto Trilogia della villeggiatura (2007) di Goldoni, che ha riscosso uno straordinario successo di critica e pubblico, anche nel corso di una tournée internazionale, testimoniata dal film documentario di Max Pacifico 394-Trilogia nel mondo, – Le voci di dentro (2013) di Eduardo – trasmesso in diretta da Rai 1, con la regia televisiva di Paolo Sorrentino, il 2 novembre 2014, dal Teatro San Ferdinando di Napoli, in occasione del 30° anniversario della morte dell’autore napoletano – ed Elvira (2016), dal testo di Brigitte Jaques sulle lezioni di Louis Jouvet, anch’esso accompagnato da un film documentario di Pacifico, Il teatro al lavoro, che racconta tutte le fasi della creazione, dalle prime prove a tavolino, fino alle repliche al Théâtre de l’Athénée Louis Jouvet di Parigi. Nel teatro musicale ha portato in scena numerose opere. Al cinema, è stato diretto, tra gli altri, da Mario Martone, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Roberto Andò, Gabriele Salvatores, Stefano Sollima, vincendo quattro David di Donatello e due European Film Awards: nel 2008 per Gomorra e Il divo – entrambi premiati anche al Festival di Cannes –, nel 2013 per La grande bellezza – miglior film straniero ai Golden Globes, ai BAFTA e agli Oscar nel 2014.

Romanziere, critico letterario e traduttore, Giuseppe Montesano è nato a Napoli nel 1959. È autore dei romanzi: Nel corpo di Napoli (Mondadori 1999, Premio Napoli e Premio Vittorini), A capofitto (Mondadori 2000), Di questa vita menzognera (Feltrinelli 2003, Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Selezione Campiello) e Magic People (Feltrinelli 2005). Ha scritto i saggi: Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori 2007, Premio Vittorini), Lettori selvaggi (Giunti 2016, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Napoli), Come diventare vivi (Bompiani 2017, nuova edizione 2022), Baudelaire è vivo. I Fiori del male tradotti e raccontati (Giunti 2021), Tre modi per non morire (Giunti 2023). Ha curato e tradotto con Giovanni Raboni le Opere di Baudelaire (Meridiani Mondadori, Premio Prezzolini-Lugano), opere di Flaubert, Villiers de L’Isle-Adam, Gautier, La Fontaine, e, per il teatro di Toni Servillo, Lélio o il ritorno alla vita di Berlioz ed Elvira di Brigitte Jaques. Scrive per il quotidiano “Il Mattino”. Collabora da oltre un decennio con Toni Servillo come autore e traduttore.

Lo spettacolo è libero, con posti a sedere limitati fino ad esaurimento disponibilità. Non è possibile prenotare.